INTARSI
In queste opere si alternano larghe fasce di colore; fra tutte le possibili coniugazioni dell’iride, compaiono qui le cromie più sature di luce solare, oserei dire “mediterranea”. La qualità pura dei pigmenti imbevuti di luce rifulge, ma non per riflettere il mondo. Racchiude piuttosto un’energia interiore che viene da lontano e guarda all’Oriente, mentre sull’a-plat dei fondi, paesaggio immobile della mente, si depone la delicata materialità della tela tarlatana e scorre il segno inquieto del piombo.
(testo di Maria Rita Bentini – tratto dal catalogo Rosetta Berardi – Danilo Montanari Editore – 2000)